Soldati israeliani sono noti per i loro attacchi brutali contro i civili palestinesi, soprattutto i bambini. Le foto, pubblicate venerdì hanno testimoniato una volta ancora la crudeltà e la brutalità delle forze del regime. Tuttavia, essi mostrano il coraggio encomiabile delle donne palestinesi di fronte alla crudele inumanità di Tel Aviv, e conferma il fatto che l’oppressa nazione musulmana non rinuncerà mai suoi inalienabili diritti.
Le forze israeliane hanno attaccato venerdí i palestinesi del villaggio di Nabi Saleh vicino Ramallah durante una protesta contro le attività di insediamento illegale di Tel Aviv nella Cisgiordania occupata.
Le foto degli scontri mostrano come un soldato israeliano tentò di arrestare un giovane palestinese con un braccio rotto. Il soldato ha stretto il ragazzino alla gola e lo tiene sotto tiro, e tutto questo, nonostante la sua mano infortunata.
Dopo l’attacco le donne palestinesi che si trovano sul posto, si precipitarono coraggiosamente sul luogo per fermare il soldato israeliano e salvare il ragazzino.
Il soldato israeliano ha anche attaccato una ragazza che ha cercato di impedire che lui continui ha colpire il ragazzino ferito.
Il Rally dei palestinesi era contro il regime che intende confiscare sempre piú terra palestinese per espandere le unità di insediamento illegale in Neve Tzuf (Halamish).
Più della metà di un milione die israeliani sono sparsi in più di 120 insediamenti illegali, che a partire dal’occupazione della Cisgiordania nel 1967 vennero costruiti rubando la terra agli abitanti arabi.
Gran parte della comunità internazionale considera gli insediamenti israeliani come illegale, perché i territori sono stati occupati nel 1967 da Israele, e sono quindi si trovano sotto le convenzioni di Ginevra, che vietano la costruzionedie edifici nei paesi occupati.