Dietro la fotografia di Omran Daqneesh

| 22 agosto 2016

 

La società Innovative Communications & Strategies (InCoStrat), creata dal MI6 per organizzare la propaganda della NATO sulla Siria [1], ha diffuso un video e una fotografia del piccolo Omran Daquneesh (5 anni), soccorso in ambulanza ad Aleppo dagli White Helmets.

Queste immagini hanno fatto il giro del mondo e sono state in prima pagina nella maggior parte dei giornali del blocco atlantico. La fotografia è diventata il simbolo dei bambini massacrati dal «regime di Bachar el-Assad o dai suoi alleati russi».

Secondo InCoStrat – che già aveva pubblicato la fotografia del piccolo Aylan Kurdi, morto su una spiaggia turca cercando di attraversare il Mediterraneo – la casa di Omran sarebbe stata bombardata e i suoi genitori sarebbero morti.

Gli White Helmets sono una “ONG” che funge da copertura alla CIA (Stati Uniti), all’MI6 (Regno Unito) e all’IDB (Paesi Bassi).

Secondo l’agenzia di stampa statunitense Associated Press la fotografia d’Omran Daqneesh è stata scattata da Mahmoud Raslan, le cui affermazioni sono state largamente citate dall’agenzia e riprese dalla stampa atlantista.

Mahmoud Raslan è uno jihadista del gruppo Harakat Nour al-Din al Zenki (sostenuto dalla CIA, che gli ha fornito missili anticarro BGM-71 TOW). Un mese fa, il 19 luglio 2016, Mahmoud Raslan ha lui stesso sgozzato un bambino palestinese, Abdullah Taysser Al Issa (12 anni).

I bambini, che non possono scegliere in quale campo stare, sono sempre vittime delle guerre. Utilizzare la loro immagine estrapolandola dal contesto in cui è stata presa costituisce un atto di propaganda che ha per obiettivo di falsificare la comprensione dei fatti [2].

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Traduzione
Rachele Marmetti
Il Cronista

Israele ha impedito alla delegazione parlamentare del M5S composta da Di Maio, Di Stefano e Bertolotto di entrare nella Striscia di Gaza.  Dal 7 al 12 luglio, infatti una delegazione del M5S si è recata in Israele e Palestina per verificare sul posto come il primo Stato esiste mentre il secondo sia completamente occupato e subordinato al primo.

Ad ogni modo, non so cosa sia successo sul posto, ma in quanto la RAI come Cheerleader di Israele non si permetterebbe di criticare il Regime che opprime dal 1948 i palestinesi, ha quindi fatto vedere le foto obbligatorie e semplicemente detto che i Grillini non potevano visitare Gaza per motivi di sicurezza perché a Gaza c’è l’HAMAS…..le solite scuse per accontentare i cretini, che ancora credono che Israele sia una democrazia. Israele non fa entrare nessuna delegazione a Gaza non perché si vergogni di quello che ha fatto, ma perché sa che quello che si presenterbbe agli occhi  dei visitatori non é degno di nessuna nazione su questa terra…..i zionisti non hanno dignitá o coscienza ma non sono scemi.

Dalle foto si poteva anche vedere, che i Grillini avevano le facce lunghe, ma invece di pretendere delle scuse, si sono messi la coda fra le gambe e sono tornati a casa….si potrebbe pensare che le scuse le avrebbe pretese il governo italiano se ancora avesse un po di orgoglio, ma l’orgoglio non fa piú parte del bagaglio nazionale e dei governi italiani, da quando l’Italia ha perso la guerra ed é diventata un satellite degli USA, che la prendono continuamente a pesci in faccia, anche se i nostri politici fanno finta di niente.

L’Italia e la magggior parte degli italiani sono talmente rimbecilliti che neache se ne accorgono…….ma non sono soli….in Germania la situazione é quasi la stessa, quindi gioite…..mal comune é mezzo gaudio.

 

RAI News 24 e RAI 3 annunciano 1l 30.02.16 con grande fracasso, l’eroica impresa dell’aviazione americana, ma quanto pare, non é vero…
Iraq: raid Usa a sud di Falluja, uccisi 250 jihadisti dell’Isis in fuga E’ la prima volta che un attacco colpisce un numero così alto di miliziani. Distrutti 40 veicoli, erano diretti al confine con la Siria – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Iraq-raid-Usa-a-sud-di-Falluja-uccisi-250-jihadisti-Isis-5b396928-e032-44d3-bf1b-10f0c4b22653.html
Il portale die PressTV.ir scrive semplicemente che sono stati gli elicotteri iracheni a bombardare il convoglio, ma la piú grande sorpresa é l’articolo di voltairenet.org
L’Iraq ha bombardato un convoglio di Daesh combattenti contro l’opinione degli Stati Uniti
¦ 1° luglio 2016

-Alla fine della battaglia di Fallujah, un convoglio di circa 500 auto con Daesh combattenti ha lasciato la città, in fuga verso la Siria.

-Il Pentagono ha rifiutato di bombardare il convoglio con la scusa che si trattava di veicoli civili e che è alcuni probabilmente portavano le mogli e figli dei jihadisti.

-L’esercito iracheno ha deciso tuttavia di bomardare il convoglio, distruggendo più di 200 veicoli e ucciderndo cosí molti suoi passeggeri.

-Le forze armate irachene sono convinte che il Pentagono ha ricevuto istruzione di lasciare passare il convoglio, per permettere ai consulenti  CIA, che si trovavano sul posto per  aiutare i  jihadisti, di fuggire… o piú semplicemente di salvare la pelle…..

Rete Voltaire

Voltaire, edizione internazionale

L’Irak bombarde un convoi de Daesh contre l’avis des États-Unis
| 1er juillet 2016

À l’issue de la bataille de Falloujah, un convoi d’environ 500 véhicules a permis aux combattants de Daesh de fuir la ville vers la Syrie.

Le Pentagone a refusé de le bombarder au motif qu’il s’agissait de véhicules civils et qu’il transportaient probablement les épouses et enfants de certains jihadistes.

L’armée irakienne a cependant décidé de le bombarder, détruisant plus de 200 véhicules et tuant ses occupants.

Les militaires irakiens sont persuadés que le Pentagone avait reçu instruction de laisser s’échapper les conseillers de la CIA qui encadraient les jihadistes.

 

Commento: il governo italiano e le sue media si trasormano sempre piú in servitori degli USA, con il rischio di diventare redicoli. Un altro punto di vergogna, sono le informazioni sulla situazione in Israele…..per farla breve….i palestinesi soni i terroristi che perseguitano i poveri ebrei…..siccome gli italiani amano molto i bambini, sarebbe il momento di parlare dei bambini palestinesi che per aver lanciato pietre ai soldati israeliani vengono messi in prigione, quelli che si trovano agli arresti domiciliari, vengono sottoposti a razzie dell’esercito israeliano che entrano nelle case per controllare che i bambini siano veramente in casa…..come deve essere disturbato un popolo che mette bambini in prigione e porta i bambini agli interrogatori ammanettati e incappuciati……tutti gli italiani dovrebbero vergognarsi e smettere di criticare alte nazioni per la mancanza di democrazia, coprendo i crimini di Israele in un modo cosí vergognoso, ne hanno perso il diritto.

Negli ultimi tempi, e con le rivelazioni sulle intercettazioni degli USA su Berlusconi, mi é venuto in mente, di aver tradotto questo articolo redatto nel 2013 – quindi nulla di nuovo – Dott. Tarpley é un giornalista e autore, parla perfettamente  italiano, tedesco, francese, latino e russo, e scrive molte cose interessanti, ma che non trovano posto nelle medie europee, perché non piacciono agli USA e ai suoi vasalli.
– ITALIA – USA – Berlusconi è stato rovesciato dalla CIA? von Dr. Webster G. Tarpley, USA – altri attori  Bilderberg, Trilaterale, Goldman Sachs – PressTV – 11.03.13
– L‘interferenza degli Stati Uniti nella politica italiana ha una lunga storia. Mettere politici di destra a posti importanti, che servono gli interessi degli Stati Uniti, è sempre stata la preoccupazione principale degli Stati Uniti dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Questa è una breve storia di questa allenaza. Qui potete trovare un sacco di cose di ciò che gli italiani non devono sapere! Bilderberg, Trilaterale (Rockefeller) e Goldman Sachs sono gli attori principali. Articolo abbreviato.

– Sia Monti e Dragi sono ex dipendenti di Goldman Sachs, la banca più odiata nel mondo. Se Monti è salito al potere come il salvatore e goduto di un indice di gradimento del 70%, ora l’indice è sceso al 35%. Monti come Gorbaciov è impopolare a casa, ma resta il favorito dello Stato estero e del Capo del Governo. Il Financial Times di Londra, non è stato misericordioso con Monti e lo ha accusato della sua politica di austerità che ha iniziato quando l’Italia era già in recessione.

– Le banche sperano ulterirmente nella  politica di Bersani e  Monti –

– Nel corso degli anni della presidenza di Obama, il primo obiettivo dell’ intelligence degli Stati Uniti è stato di distruggere il governo Berlusconi per motivi geopolitici. Sulla base della sua stretta relazione con Vladimir Putin, Berlusconi ha assicurato Italia un ruolo importante nella costruzione del gasdotto Nord Stream e ancora più importante nella partecipazione nel business gasdotto South Stream.

– Berlusconi si é anche avvicinato al Presidente Lukashenko di Bielorussia, ma il tentativo è stato demonizzato dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti (chiamato anche Foggy Bottom). Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti vuole che l’UE si metta contro la Russia di Putin e gli eurocrati pro-Stati Uniti e Eurogarchs, si  lamentavano che l’Italia era diventato un difensore di Mosca all’interno della democrazia di Bruxelles. Lucia Annunziata (noto giornalista) ha scritto sulla Stampa del 29 maggio 2009 un articolo dal titolo “L’ombra di un complotto” in cui viene descritto come i cerchi di centro-destra credono che i rapporti Italia-Stati Uniti d’America: “dalla straordinaria vicinanza di Berlusconi al Presidente Putin, possono venire danneggiati”.

– Il London Economist ha commentato: “L’Italia è uno dei paesi che si é avvicinato a Mosca piú che gli Stati Uniti vorrebbero, e da quando inizió la crisi in Georgia nell’agosto del 2008 o al più tardi nel 2010, le agenzie degli Stati Uniti sono state mobilitate per mandare a casa Berlusconi”.

-Campagna del Dipartimento di Stato 2008-2011 per rovesciare Berlusconi.

– Parte di questo sforzo è stato Gianfranco Fini, l’ex neofascista che Berlusconi aveva fatto Presidente del Parlamento nel 2008. Fini è un ex membro del partito neo-fascista. Nel luglio 2010, dopo una lotta nella fazione, Fini è stato espulso dal partito. Fini ha preso 34 deputati e 10 senatori con se e ha iniziato un movimento, che hat indebolito  Berlusconi ma non poteva distruggere la maggioranza di governo. Solo piú tardi venne fuori che l’azione di Fini era stata strettamente coordinata con l’Ambasciata degli Stati Uniti a Roma.

– Nel 2009, David Thome, divenne Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia.  Thome è stato compagno di stanza di John Kerry a Yale, che è appena diventato ministro degli Stati Uniti. Thome come Kerry e i fratelli Bush sono membri della famigerata società “Skull and Bones” e Thome è anche fratello gemello della ex moglie di Kerry. Quando Thome è arrivato a Roma, ha incontrato Fini e non Berlusconi. Viene anche riferito che Fini é anche un caro amico di Nancy Pelosi da quando era presidente della Camera e copriva lo stesso posto di Fini. (Il Fatto Quotidiano, 15 settembre 2010).
– (Excursus: Skull and Bones è una fraternità presso la Yale University, che ha prodotto molti politici importanti negli Stati Uniti e quindi porta con se un “haut Gout” degli intrighi per quel che riguarda l’elite e la sua politica).
– Il Movimento di Fini fa anche parte della coalizione pro-austerity di Monti. Ma nonostante l’appoggio degli Stati Uniti, Fini sembra essere arrivato alla fine della sua carriera politica. Aveva affittato per le elezioni un teatro a Agrigento in Sicilia, ma il teatro era quasi vuoto, a parte un paio di decine di sostenitori.

– Se anche l’operazione di Fini non è riuscita, la CIA ha iniziato ad attirare l’attenzione del pubblico sulle feste selvagge di Berlusconi nella sua villa di Arcore vicino a Milano e quindi a dare in pasto alle medie una grande campagna di propaganda internazionale. Nel dicembre 2009, Berlusconi è stato colpito in faccia con un modello in alabastro del Duomo di Milano e ferito al volto. I giudici italiani, alcuni dei quali per motivazioni politiche, hanno iniziato un sacco di azioni legali contro di lui. Uno dei giudici, Ilda Bocassini era negli anni ’80, una simpatizzante della sinistra Lotta Continua. Documenti di Wikileaks pubblicati nel dicembre 2010, confermano la profonda ostilità del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per Berlusconi.

– Giorgio Napolitano, Henry Kissinger comunista preferito.
– Il colpo di stato che nel mese di novembre 2011 fece cadere Berlusconi, venne progettato da Giorgio Napolitano, il Presidente della Repubblica e quindi gestito dal capo dello Stato. La carica di presidente italiano ha più lo status cerimoniale, ma ottiene una posizione di forza se i governi falliscono, il che accade spesso in Italia. Napolitano ha esteso questi poteri.

– Per la maggior parte della sua vita, Napolitano è stato attivo nel partito comunista. Egli apparteneva alla fazione alla destra di Giorgio Amendola – i due venivano chiamati, Giorgio magro e Giorgio grasso.

– Recentemente si venne a sapere che tra il 1977 e il 1981 Napolitano ha incontrato segretamente l’Ambasciatore della amministrazione Carter a Roma Richard Gardner della “Commissione Trilaterale”.  Questi incontri divennero nel 2005 pubblici, quando Gardner ne parló nelle sue memorie sulla sua missione in Italia. Questo dimostra che Napolitano, durante il rapimento e l’assassinio dell’ex primo ministro Aldo Moro era in contatto con l’ambasciatore statunitense. Nella morte di Moro, l’intelligence degli Stati Uniti ha svolto un ruolo importante. (Per quello che io ho sentito, pare che Moro dovesse morire perché voleva fare una governo di coalizione con i comunisti, e come si sa l’America reagisce in questi casi in modo paranoico – Bocca della Veritá)
– Henry Kissinger chiama Napolitano “il mio comunista preferito”. BusinessWeek lo ha descritto come il leader in Italia per il Consiglio di New York on Foreign Relations. La stampa italiana lo ha chiamato Re Giorgio. Ma grazie supporto di PUTIN per Berlusconi, ci sono voluti due anni per la CIA per rovesciare Berlusconi.
– Alla fine, solo le lotte economiche e finanziarie più il tradimento di Napolitano sono stati decisivi in ​​questa storia.

– Mario Monti: Bilderberg, Trilaterale, Goldmann Sachs –

– Nel mese di ottobre 2011, l’economista Mario Monti formato a Yale, un eurogarch della Commissione die Bruxelles dal 1994 al 1999, era Presidente della Università Bocconi di Milano, una business school. Stava lavorando con le Commissioni Santer, Prodi e Barroso a Bruxelles. Era e rimane il presidente europeo della Commissione Trilaterale, fondata da David Rockefeller, ed è anche un membro del Gruppo Bilderberg. E ‘stato anche consulente per Goldman Sachs e Coca Cola.

– Mentre Berlusconi era sotto l’assedio anglo-americano, Napolitano ha tramato per mesi per far si che Monti, ricevesse lo scettro del regime dei tecnocrati e dei suoi compagni di squadra e portare questi al poter, esperti nonpartisan che non rappresentano nessun partito politico e quindi possono reprimere senza pietà. Questa è stata la formula che il Fondo monetario internazionale ha per 30 anni cercato di imporre all’Italia.

– Un colpo di stato moderno usa lo spread e non carri armati

– L’ingrediente essenziale per il colpo di stato Napolitano-Monti è stato un attacco coordinato su vasta scala sui titoli di Stato italiani a Wall Street, la City di Londra e dei suoi satelliti europei. In questo attacco, sono state anche coinvolte le agenzie di rating, che minacciarono die downgrade l’Italia a causa dei  debiti, il tutto venne sostenuto da massicce speculazioni sui derivati contro i titoli, con l’uso di credit default swap (CDS) per aumentare il premio di interesse – o SPREAD – ciò che l’Italia paga alla Germania per i prestiti. (Le agenzie sono state successivamente esaminate dal giudice Michele Ruggiero da Trani per frode).
– Naturalmente, la Banca centrale europea avrebbe potuto costringere gli speculatori con l’acquisto di grandi quantità di titoli italiani sul mercato aperto, ad aumentare il prezzo.

– Ma Napolitano e Monti sapevano che potevano contare sul nuovo presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, che ha sabotato i titoli italiani. Mario Draghi prende il posto del francese Trichet nella notte di Halloween del 2011, e l’attacco all’ Italia ha subito iniziato il 1 ° novembre.

-Nell’estate del 2011, Berlusconi ha resistito alle richieste per l’austerità draconiana, forse perché sapeva che l’Italia era troppo grande per cadere e che prima o poi, Wall Street e Londra avrebbero aderito al salvataggio. E ‘stato diffamato con la sua vita privata, e la mancanza di virtù civica. Durante l’attacco finale a Berlusconi, i rendimenti dei titoli italiani hanno raggiunto un massimo del 7%, e lo spread ha raggiunto 575 punti base sul corso dei titoli tedeschi.
– Il New York Times ha citato i rapporti dove si diceva che Draghi: “ha limitato l’acquisto di titoli italiani per fare una maggiore pressione su Berlusconi ed estorcere più austerità all’ Italia. “Se è così, la campagna ha avuto successo” (NYT, 9 novembre 2011). Il Parlamento era in preda al panico.

– L’8 dicembre 2011, Napolitano ha nominato Monti, che non è mai stato eletto a una carica pubblica, a senatore a vita. Questa immunità significava anche che Monti non verrá disturbato dai procedimenti giudiziari vita natural durante, a meno che e fino a quando il Senato italiano non rinunci a tale immunità. Anche l’8 novembre, Berlusconi ha perso la maggioranza parlamentare e quindi ha perso.
– Il 10 novembre 2011 Napolitano ricevette il nuovo senatore a vita Monti al Palazzo del Quirinale per una discussione di due ore sulla “crescita economica” attraverso riforme strutturali”.
– In primo luogo Napolitano minimizzó le voci che circolavano che voleva nominare Monti come prossimo primo ministro.
– Lo stesso giorno Obama ha chiamato Napolitano per assicurargli il sostegno degli Stati Uniti per far fronte alla crisi post-Berlusconi. Proprio di questo mese Napolitano ha fatto visita ad Obama con l’obiettivo evidente, di ottenere sempre di più il sostegno degli Stati Uniti per Monti.

– Berlusconi e altri politici, come l’attivista anti-corruzione Di Pietro avrebbero voluto imporre le elezioni anticipate, senza successo. Napolitano ha voluto imporre il suo colpo a freddo. Il 13 novembre Napolitano incaricó ufficialmente Monti di formare un governo di austeritá, formato da tecnocrati superparte e Monti ha vinto un voto di fiducia in Parlamento con 556 voti contro 61. Solo la Lega Nord ha votato contro Monti

– Questo episodio ricorda Vichy, Francia 10 luglio 1940, quando l’Assemblea nazionale ha dato il maresciallo Pétain poteri dittatoriali, che in effetti ha sostituito la Terza Repubblica francese con un regime fascista.
– Il Gabinetto Montis era composto di figure poco note, soprattutto dal nord Italia, con fondo cattolico o militare. Si aveva l’impressione che il governo Monti sia stato formato con comparse che hanno fatto tutto ciò che il FMI e la BCE gli hanno richiesto.

– Grazie a questo colpo di stato, l’Italia è diventata il modello degli Stati Uniti di una società “assumere e licenziare”. Grazie alle misure die Monti, il tasso di disoccupazione italiano è salito dal 8,5% nel novembre 2011 al 11,2% nel mese di febbraio 2013, il piú alto da 13 anni. Quasi 3 milioni di italiani sono disoccupati, con 644.000 = 29% esuberi nel governo Monti. La disoccupazione giovanile è salita a un record mai raggiunto prima del 37%. Nel dicembre del 2012, dopo che Monti prese il potere, la produzione industriale scese del 7%, rispetto a dicembre 2011.

ITALIA – EGITTO – Morte di Giulio Regeni, vittima della  politica occidentale che accetta i dittatori se fanno gli interessi dell’America e Israele. Putroppo l’Italia fa parte die questa congrega e corre con le sue Forze Armate a destra e sinistra pur die servire fedelmente un Impero, che nel lontano 1943 si é accordato con la Mafia per sbarcare in Sicilia e ha fondato  Gladio per combattere il comunismo, e dopo tutti i peccati capitali, dal Vietnam all’Irak, Abu Ghraib, le prigioni secrete della CIA, gli assasinii con le drohne, ha sotterrato democrazia da tempo che praticamente non esiste piú, e l’Europa, dal 45 viene sottoposta a un lavaggio del cervello mastodontico, ed quindi é ridotta molto male. Abbiamo combattuto il nazifascismo, per poi vedere i nazisti comandare in Ucraina…..la Russia ha avuto 25 millioni di morti, ma la propaganda USA ne fá un mostro e le nostre medie battono il tamburo in modo vergognoso

Ieri Alberto Negri, Sole 24 descriveva giustamente la situazione in Egitto, e diceva che i governi della regione hanno molti servizi segreti che poi fanno delle cose molto brutte. Negri incominció ad elencare quanti servizi segreti queste nazioni hanno…..ma ho ricordato che nessuno ne aveva tanti come gli Stati Uniti che ne ha 16…..ma il Signor Negri non ha avuto il coraggio di nominare gli USA e il suo migliore alleato Israele, la cui Mossad che ne fa di cotte e di crude e ricordare che el-Sisi aiuta molto Israele a tenere Gaza sotto assedio ed quindi ha implementare il genocidio. Il presidente Mubarak e poi Morsi non avevano mai trattato i palestinesi in un modo cosí brutale. I tunnel con l’Egitto che servono a Gaza per sopravvivere vengono inondati dall’Egitto per ordine di Israele, cosí ha detto il ministro Yuval Steinitz proprio in questi giorni.

Ci siamo trasformati in popoli vili, che continuano a farsi governare da politici vili, e che hanno perduto il senso della vergogna…..se si pensa all’Italia che nella Resistenza contro la Germania nazista ha sacrificato 40.000 giovani vite…..gli italiani sono ridotti proprio male.

Ho voluto dire tutto questo, per far capire ai lettori, che el-Sisi é un dittatore, anche peggio di Mubarak e Morsi, ma é il “nostro Dittatore” come Reagen diceva di Noriega “…é un delinquente, ma é il nostro delinquente”, quindi cari italiani, strillare non serve, non servirá a nulla se non a mal informare il pubblico italiano, che trascorrendo il suo tempo con le trasmissioni RAI TV, dove, tra Padre Pio e le vecchie mummie che non smettono mai die cantare e ballare, sta rimbecillendo sempre di piú. Le veritá storiche che vengono descritte in Europa, sono sempre mezze veritá, e quando si viene a parlare degli USA, Israele, Iran, China, Libia etc. la veritá va sempre a farsi benedire. Si parla molto della Libia e del nuovo governo Marionetta degli USA e ONU. Quello che si dimenticano di dire, é che il Capo dell’esercito del nuovo governo, il Generale Khalifa Haftar….ha prima tradito Gaddafi….poi é fuggito in USA dove ha vissuto per anni, ed é entrato ai servizi della CIA, che dopo la morte die Gaddafi lo ha subito rispedito in Libia per fare gli interessi degli USA e vassalli. Quindi questo governo, non fará di sicuro gli interessi dei libici, seguirá gli ordini USA, perché se i suoi rappresentanti non eseguiranno gli ordini, verrano rimandati di nuovo nel deserto, da dove sono venuti…..e i politici italiani che sono cosí cretini da credere veramente che gli USA darebbere agli italiani dei posti di comando in caso di una guerra, possono fare solo compassione.

In piú, il generale el-Sisi pare che abbia un asso nella manica, che non dobbiamo trascurare. L’analista ed esperto dell’Islam, Kevin Barrett che vive negli USA, ha detto che la mamma del generale el-Sisi é di origine ebrea, si chiama Malikah Titani e proviene da Asafi, Marocco. Quindi, secondo la legge ebraica el-Sisi sarebbe ebreo. Se é vero, allora si puó meglio comprendere perché Israele e Egitto vadano cosí d’accordo e l’Italia prenderá dall’Egitto pesci in faccia a non finire, ma non tirerá fuori un ragno dal buco.

 

 

 

 

 

 

27.01.16 – ITALIA – IRAN – VATICANO – Il giorno degli ipocriti –  Dopo la visita ufficiale in Italia, il Presidente iraniano Rouhani in Vaticano –

-Il Presidente iraniano Hassan Rouhani è stato ricevuto dal Papa Francesco in Vaticano come parte di un tour europeo di tre giorni.


Commento: L’ipocrisia dei politici italiani e dei media sta diventando insopportabile, i politici italiani e i media non hanno possono fare a meno durante la visita del presidente Rouhani di parlare di diritti umani in Iran. Ancora più ridicola è la campagna televisiva e di stampa, perché in Campidoglio alcune statue romane nude, per rispetto dell’Ayatollah Rouhani, sono state coperte, ma sui contratti per 17 miliardi di $ questi ipocriti non hanno niente in contrario. Questi personaggi da operetta parlano e scrivono di valori come i diritti umani, la libertà ecc., tutti valori che con lo sbarco americano in Sicilia nel 1943,  la collaborazione della mafia con il vincitore, la conseguente salita al poter dell’organizzazione e l’infiltrazione nello stato italiano, esistono solo sulla carta. Sembra esagerato, ma purtroppo, la corruzione è diventata in Italia la normalità. Per quanto riguarda la Francia, la visita sembra causare ad alcuni giornali i dolori di pancia, ma non si rendono redicoli come in Italia, ma la Francia come potere coloniale non può digerire che un paese non sia disposto ad inchinarsi di fronte agli Stati Uniti e comportarsi da bravo vasallo, la Francia nella sua arroganza non si rende ancora conto, che anche “la grande Nation” condivide con l’Italia e l’Europa questo triste destino.
È interessante notare, che quando Obama, Netanyahu o un sovrano dell’Arabia Saudita, Qatar, Bahrein, ecc. o politici provenienti dalla Turchia, Ucraina ecc. visitano l’Italia, e sono personaggi che in realtà non hanno nessun problema ad uccidere persone e distruggere interi paesi, e i cadaveri nelle cantine dei loro palazzi inquinano l’aria in modo che non può più essere ignorato, malgrado tutto questo, non si è mai parlato di diritti umani. In ogni caso, il comportamento dei media e della comunità politica d’Italia é stato stupido, primitivo e vergognoso e dimostra che all’Italia gli é solo rimasto l’orgoglio di un’ameba ed è diventato un vassallo degli Stati Uniti. Il Ministro Franceschini a voluto anche dire la sua…..avrebbe fatto meglio a stare zitto.

Palestinian women try to prevent an Israeli soldier from arresting a child during an anti-settlement demo in the West Bank village of Nabi Saleh near Ramallah, August 28, 2015. (AFP)

Donne palestinesi stanno cercando di evitare che un bambino vicino a un soldato israeliano Nabi Saleh durante una dimostrazione di insediamento in Cisgiordania e a Gaza Ramallah, arrestando 28 agosto 2015. (AFP)

Soldati israeliani sono noti per i loro attacchi brutali contro i civili palestinesi, soprattutto i bambini. Le foto, pubblicate venerdì hanno testimoniato una volta ancora la crudeltà e la brutalità delle forze del regime. Tuttavia, essi mostrano il coraggio encomiabile delle donne palestinesi di fronte alla crudele inumanità di Tel Aviv, e conferma il fatto che l’oppressa nazione musulmana non rinuncerà mai suoi inalienabili diritti.

Le forze israeliane hanno attaccato venerdí i palestinesi del villaggio di Nabi Saleh vicino Ramallah durante una protesta contro le attività di insediamento illegale di Tel Aviv nella Cisgiordania occupata.

Le foto degli scontri mostrano come un soldato israeliano tentò di arrestare un giovane palestinese con un braccio rotto. Il soldato ha stretto il ragazzino alla gola e lo tiene sotto tiro, e tutto questo, nonostante la sua mano infortunata.

Dopo l’attacco le donne palestinesi che si trovano sul posto, si precipitarono coraggiosamente sul luogo per fermare il soldato israeliano e salvare il ragazzino.

Il soldato israeliano ha anche attaccato una ragazza che ha cercato di impedire che lui continui ha colpire il ragazzino ferito.

Il Rally dei palestinesi era contro il regime che intende confiscare sempre piú terra palestinese per espandere le unità di insediamento illegale in Neve Tzuf (Halamish).

Più della metà di un milione die israeliani sono sparsi in più di 120 insediamenti illegali, che a partire dal’occupazione della Cisgiordania nel 1967 vennero costruiti rubando la terra agli abitanti arabi.

Un manifestante palestinese getta indietro una bomboletta di gas lacrimogeno su truppe israeliane, dopo che i dimostranti venir attaccati dai soldati israeliani durante una dimostrazione contro un  insediamento di coloni vicino la città di Ramallah, 28 agosto 2015. (AFP)

Gran parte della comunità internazionale considera gli insediamenti israeliani come illegale, perché i territori sono stati occupati nel 1967 da Israele, e sono quindi si trovano sotto le convenzioni di Ginevra, che vietano la costruzionedie edifici nei paesi occupati.

IL CARDELLINO

– Da tempo viveva

in gabbia tenuto

ma spesso taceva

perché prevenuto

 

– Sovente  mangiava

dell’acqua beveva

contento sembrava

ma non ci credeva

 

– Il sole vedeva

lontano guardava

progetti faceva

ma non si crucciava

 

– Quell’era la vita

in gabbia stregata

di spazio sfornita

ad esso segnata

 

– Eppure cantava

rinchiuso com’era

il tempo passava

veniva la sera

 

Anni dopo anni

quasi sempre cosí

pur privo d’affanni

un bel giorno morí

 

ho scoperto la poesia per caso e credo che purtroppo descriva il destino di moltissimi esseri umani – Bocca della Veritá –

 

 

Gli jihadisti al servizio dell’imperialismo

I governi occidentali non fanno più mistero di utilizzare gli jihadisti. Così la NATO ha rovesciato Muammar Gheddafi utilizzando al-Qa’ida come unica truppa di terra; Israele ha congedato la Forza delle Nazioni Unite nel Golan e l’ha sostituita con al-Nusra; la Coalizione Internazionale anti-Daesh ha lasciato cadere Palmira per nuocere alla Siria. Ma se ben si comprendono gli interessi occidentali, non si riesce a capire come e perché degli jihadisti possano servire lo Zio Sam nel nome del Corano.

| Damasco (Siria) | 1 giugno 2015

 
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Lo sceicco Yusuf al-Qaradawi, predicatore di punta dei Fratelli Musulmani e tele-coranista su Al Jazeera. Ha benedetto gli jihadisti in Siria e in Iraq e ha afferma, senza che gli scappi da ridere, che se Maometto fosse vivo oggi, sarebbe alleato della NATO.

– Ci si chiede spesso come facciano il Pentagono e la CIA a manipolare milioni di musulmani e inviarne a battersi per gli interessi dello Zio Sam. Certo, determinati leader sono degli agenti prezzolati, ma gli jihadisti nel loro insieme credono di combattere e morire per andare in paradiso. La risposta è infantile: a partire dalla retorica dei Fratelli Musulmani, è possibile evadere dalla realtà umana e inviarli a uccidere non importa chi, una volta che si agiti un drappo rosso davanti ai loro occhi.

– Ufficialmente l’Emirato islamico non riconosce più l’autorità di Ayman al-Zawahiri e si è quindi separato da al-Qa’ida. Tuttavia, in molti luoghi, come nella zona del Qalamoun, risulta impossibile distinguerli, poiché i medesimi jihadisti rivendicano entrambe le etichette.

– Certo, si potrebbe obiettare che questo litigio è soltanto questione di persone; giacché Abu Bakr al-Baghdadi vuole solo essere un capo, nel luogo del capo. Eppure, benché le due organizzazioni adottino esattamente le stesse pratiche, sviluppano discorsi assai diversi.

– Il loro punto in comune sono gli slogan dei Fratelli Musulmani: “Il Corano è la nostra costituzione”, “L’Islam è la soluzione”. La vita devota è dunque semplicissima. Non importa che il Creatore ci abbia creati intelligenti, occorre in ogni circostanza applicare la Parola di Dio, come una macchina. E quando la situazione non è trattata nel Libro, basta rompere tutto. Il risultato è ovviamente catastrofico e da nessuna parte queste organizzazioni sono state in grado di stabilire nemmeno i primi inizi della società perfetta cui si richiamano con i loro auspici.

– La loro storia li rende diversi. Dal 1979 al 1995, vale a dire dall’operazione della CIA in Afghanistan alla Conferenza araba popolare e islamica di Khartoum, i mercenari di Osama bin Laden lottavano contro l’Unione Sovietica con l’aiuto pubblico degli Stati Uniti. Dal 1995 al 2011, vale a dire dalla Conferenza di Khartoum alla “Operazione Tridente di Nettuno”, al-Qa’ida hanno tenuto un discorso contro “gli ebrei e i crociati” nel perseguire la loro lotta contro la Russia in Jugoslavia e in Cecenia. E dal 2011, vale a dire, a partire dalla “Primavera araba”, sostengono la NATO in Libia e Israele nella frontiera del Golan. In linea generale, l’opinione pubblica occidentale non ha seguito questa evoluzione. È convinta del pericolo di un un mitico espansionismo russo, continua ad attribuire gli attentati dell’11 settembre agli jihadisti, non si è resa conto di che cosa sia successo in Libia e alla frontiera israeliana, e tiene in serbo l’idea errata che al-Qa’ida sia un’organizzazione terroristica antimperialista. Gli arabi, dal canto loro, non si basano su fatti, ma scelgono a seconda dei casi la realtà o la propaganda occidentale, in modo da inventarsi una narrazione romantica.

– Da parte sua, l’Emirato Islamico si allontana dal Corano e si avvicina ai neoconservatori. Garantisce che i nemici prioritari siano altri musulmani: gli sciiti e i loro alleati. Dimentica così l’episodio bosniaco durante il quale la Legione Araba di bin Laden era sostenuta sia dagli Stati Uniti, sia dall’Arabia Saudita e sia dall’Iran. Allora, chi sono gli alleati degli sciiti? La Repubblica araba siriana (laica) e lo Jihad islamico palestinese (sunnita). In altre parole, l’Emirato islamico lotta prioritariamente contro l’Asse di resistenza all’imperialismo. Di fatto, risulta essere un alleato oggettivo degli Stati Uniti e di Israele nel “Medio Oriente allargato”, sebbene affermi, in teoria, di esserne il nemico.

– La malleabilità delle due organizzazioni risiede nella ideologia di base, quella dei Fratelli Musulmani. È quindi logico che quasi tutti i capi jihadisti siano stati membri, in un momento o in un altro, di un ramo o di un altro della Fratellanza. Allo stesso modo è logico che la CIA non abbia sostenuto unicamente i Fratelli Musulmani egiziani, fin dal loro ricevimento alla Casa Bianca da parte del presidente Eisenhower nel 1955, bensì tutte le sue filiali estere e i suoi gruppi scissionisti. In definitiva, il califfato sognato da Hassan el-Bana – e che affermano di volere Ayman al-Zawahiri e Abu Bakr al-Baghdadi – non è tanto la riproduzione dell’Età dell’Oro dell’Islam, quanto invece il regno di l’oscurantismo.

– Quel che confermava Laurent Fabius nel 2012, cioè prima dello scisma tra al-Qa’ida e Daesh, quando dichiarava: «Sul terreno, fanno un buon lavoro!»

Traduzione
Matzu Yagi

Fonte
Megachip-Globalist (Italia)

La Cina amplia l’influenza in Sud America attraverso la “Via della Seta”

Durante il viaggio in Brasile e Perù, il primo ministro cinese Li Keqiang si è dedicato alla costruzione della “Via della Seta” in Sud America; una ferrovia continentale che ollegherà gli oceani Atlantico e Pacifico. Tra i suoi obiettivi, il mega-progetto cercherà di sospingere l’industrializzazione e quindi favorire lo sviluppo economico della regione.

| Città del Messico (Messico) | 31 maggio 2015
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Ogni volta gli Stati Uniti insistono nel decidere gli schemi d’integrazione regionale, miranti a contenerne l’ascesa a potenza mondiale (accordo di partenariato trans-Pacifico, Alleanza del Pacifico, ecc), la Cina promuove la costruzione di corridoi economici negli spazi marittimi e terrestri di diverse regioni.

Inizialmente, il governo cinese pose quale priorità il rafforzamento dei legami economici e politici con i Paesi dell’Asia-Pacifico. Ora tuttavia, i collegamenti della “Via della Seta” si estendono al Sud America.

Lungo i territori brasiliani e peruviani un’enorme ferrovia di 5 300 km attraverserà la giungla dell’Amazzonia e le Ande collegando l’Oceano Atlantico al Pacifico. La ferrovia continentale costerà tra 10 e 30 miliardi di dollari e in assenza di imprevisti, verrà inaugurata entro il 2020.

Non è la prima volta che la Cina dimostri interesse ai progetti d’investimento relativi all’infrastruttura ferroviaria in America Latina. In Venezuela, la ferrovia Tinaco-Anaco fu costruita dalla società China Railway Engineering Corporation con un investimento stimato in 7,5 milioni di dollari. Nel 2014, la China South Railway Corporation vinse la gara d’appalto per ammodernare la rete ferroviaria di Belgrano Cargas in Argentina.

Tuttavia, nella maggior parte dei Paesi della regione domina il trasporto stradale, promosso vigorosamente dall’industria automobilistica statunitense ed europea dalla metà degli anni ’50. In Brasile le ferrovie rappresentano solo un quarto del sistema di trasporto. Di tale percentuale, circa il 35% è stato costruito più di mezzo secolo fa.

Inoltre, i beni esportati in Cina sono trasportati via strada prima di salpare attraversando il Pacifico. Dal canale di Panama, per esempio, occorrono più di 30 giorni per raggiungere la destinazione in Asia. Questa situazione aumenta i costi di esportazione dei prodotti agricoli e riduce la competitività commerciale internazionale dell’America del sud.

Data la persistenza della crisi globale, il “boom economico” guidato dai prezzi elevati delle materie prime è roba del passato. Secondo le previsioni del fondo monetario internazionale (FMI), la crescita del PIL della regione sudamericana per quest’anno sarà dell’1,5%.

Nel caso del Brasile, la diminuzione degli investimenti e il rallentamento del consumo interno hanno aperto la via a una recessione che rischia di prolungarsi. L’indice dell’attività economica (IBC-Br) è caduto al 0,81% nel I trimestre del 2015, coprendo 6 mesi di recessione, la peggiore performance degli ultimi vent’anni secondo i dati pubblicati dalla Banca centrale.

Con questa stessa prospettiva, le risorse monetarie disponibili alla Cina (quasi 4 miliardi di dollari in riserve internazionali) sono un sollievo economico per i governi sudamericani, sia puntellando gli investimenti produttivi che creando linee di credito a condizioni preferenziali, aumentando il commercio, ecc.

Nella visita in Brasile nella terza settimana di maggio, il primo ministro cinese Li Keqiang ha approvato l’acquisto di 40 aerei dalla compagnia Embraer, la costruzione di un parco industriale automobilistico a Sao Paulo e 4 miliardi di dollari di credito all’azienda mineraria Vale, oltre a 7 miliardi di dollari per finanziare Petrobras; una pausa tra le turbolenze nel partito dei lavoratori (PT), dopo gli scandali sulla corruzione che coinvolge suoi diversi membri.

Una volta lanciata, la “Via della seta” permetterà alle imprese brasiliane di diminuire i costi d’esportazione del grano in Cina di 30 dollari per tonnellata. In una prima fase si stima che la Ferrovia Interoceanica potrà trasportare 21 milioni di tonnellate tra i porti di Ilo (Perù) e Acu (Brasile). In una seconda fase, si prevede di potenziarne la capacità di raccolta fino a 35 milioni di tonnellate.

La domanda che va posta è quale tipo d’integrazione economica ci sarà tra Cina e America del sud, nel lungo termine. Fatta eccezione degli alti profitti per una manciata di società “translatinas” guidate dal Brasile, fino ad oggi non non c’è alcuna prova che permetta di concludere che i flussi di capitali dalla Cina (legati soprattutto all’estrazione di risorse naturali e alle infrastrutture) abbiano privilegiato la massiccia costruzione di legami produttivi regionali.

In tempi di emergenza nella periferia e di crisi di redditività nel nucleo del sistema (Stati Uniti, Eurozona, Gran Bretagna, Giappone, ecc.), non va perso di vista che la Cina mira all’influenza geopolitica globale, sempre pensando a garantirsi sicurezza energetica e alimentare.

Quindi se è vero che la ‘Via della Seta’ è volta a trasformare radicalmente la geografia economica del Sud America, le promesse per sviluppo e industrializzazione vanno valutate solo a posteriori.

Traduzione
Alessandro Lattanzio
(Sito Aurora)

Fonte
Russia Today (Russia)